Su Twitter ormai ci siamo tutti, o quasi (noi siamo qui) perchè abbiamo compreso i vantaggi di uno strumento pratico e immediato che ci tiene in contatto – nel caso di account professionali – con clienti passati, presenti e futuri. Ma, per quanto sia semplicissimo da usare, non è detto che su Twitter non si possano commettere errori: cinguettare in modo inadeguato può rivelarsi controproducente, ed il rischio è quello di perdere followers.
Un recente sondaggio illustra i principali motivi per cui un account subisce un defollow:
Prima di inviare un tweet, bastarebbe farsi una domanda “Se io leggessi questo tweet, lo troverei interessante / utile / divertente / informativo..?”
Un recente sondaggio illustra i principali motivi per cui un account subisce un defollow:
- 52% troppo “rumoroso” (tweet troppo frequenti)
non c’è bisogno di decine di tweet al giorno; ne bastano pochi ma di qualità.
- 48% troppo autopromozionale
Twitter non è un megafono da usare per farsi promozione. I social sono dialogo, non monologo.
- 47% “spammy”
lo spam non piace neanche su Twitter, la cosa non stupisce.
- 43% non abbastanza interessante
siete sicuri che interessi a tutti che la vostra cameriera sia diventata mamma? a meno che non si tratti di 8 gemelli, no.
- 29% tweet troppo ripetitivi
se non hai niente da twittare, non è grave. I tweet degni di essere ripetuti generalmente sono molto pochi.
- 29% troppi tweet automatizzati
un “buongiorno” sempre uguale, ogni mattino alle 9 in punto, insospettisce. Dove finisce l’immediatezza di Twitter?
- 28% tweet offensivi o poco professionali
tenete a mente che quando twittate lo fate a nome della vostra azienda. Sempre.
- 22% tweet che abusano di Foursquare
credete davvero che interessi a molti sapere che state mangiando una pizza o facendo benzina?
Prima di inviare un tweet, bastarebbe farsi una domanda “Se io leggessi questo tweet, lo troverei interessante / utile / divertente / informativo..?”